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Estate tempo di Sagre

Nonostante il titolo, vi assicuro che parlerò di design e non vi proporrò il calendario delle sagre d’Italia, seppur l’idea mi abbia tentato! A parte gli scherzi, è nota tradizione nazional – popolare dare il via alle sagre non appena la bella stagione bussa alle porte; sarà che nella nostra nuova sede siamo costantemente tentati: dalla focaccia a quella del pesce, passando per trofie e cozze… La passione per il cibo non disdegna la creatività e l’emergente rinascita dei food truck li trasforma in veicoli illuminati, funzionali ed esteticamente accattivanti. Abbiamo deciso di parlarvi di loro e di mostrarvi i più originali che circolano per le strade e le piazze del nostro paese.

Uno dei food truck più noti e dalla forte identità “truck”  è l’Ape Piaggio: piccolo, compatto e facile da guidare, permette di adattarsi in qualsiasi contesto, viene usato principalmente per offerte “drink e coffee” seppur negli ultimi anni lo abbiamo visto trasformarsi in veri e proprie micro tavole calde.  E se l’ape richiama il caffè , il camioncino dalle musiche infantili è uno dei primi esempi di vendita on the road, gelati che vi attendono in ogni piazza e a ogni angolo, ma la rinascita non propone più solo il dolce ma hamburger  gourmet,  primi piatti a Km zero fino a pizzerie con tanto di forno a legna! Come avrete capito è  possibile trasformare un camioncino, un ape o semplicemente un minivan in una proposta culinaria, la chiave di successo è  avere un’idea potente, creativa, spesso fuori dagli schemi tradizionali, in grado di portare per le città del mondo anche un semplice panino con la mortadella. Ho scoperto, da una ricerca de “Il Corriere della Sera”, che più della metà dei Food Truck di nuova generazione in Italia ha la propria sede al Nord, un terzo nel Centro e meno di uno su dieci al Sud. La regione nella quale si contano più Food Truck gourmet è la Lombardia, seguita dal Lazio e, a distanza, da Emilia-Romagna e Piemonte.  Vi mostro , tra questi,  i  più originali che ho incontrato in rete e in strada:

  • Il Furgoncino – Pane , Vino e Rock & Roll: una delle migliori espressioni di cibo di strada per semplicità e filosofia dell’offerta. La ruggine stava quasi per avere la meglio su questo Citroën HY, ma per fortuna Carlo e Laura lo hanno salvato; modello truck degli anni ’40-50,  riproposto in un giallo accesso, rileva ancora i segni del suo passato  in un circo belga. L’insegna richiama i vecchi tempi: «pane, vino e rock’n’roll». Nel menu, panini gourmet che onorano i mostri sacri della musica: il Prince (crema di fagioli neri e salsa harissa, peperoni grigliati e cipolla), l’Ozzy Osbourne (hummus, cipolla, zucchine alla menta e mandorle) e molti altri.

 

  • L’aPuccia – Salento in movimento: impossibile non ammirare il lavoro di recupero e restyling di questa ape car. Una proposta dai colori vintage e dal design funzionale che porta per le strade di Milano la puccia, il tipico pane salentino fatto con semola di grano duro, cotto nel forno a legna, morbido dentro e croccante fuori. Geniale anche il nome!

  •  Gong Express Food Truck: un camioncino color oro, sapori piccanti, due bacchette in legno ed entusiasmo a volontà. Sono questi gli ingredienti della proposta di Giancarlo alla guida del suo Renault Estafette del ’64. Primo e e, al momento,  unico on the road in Italia a cucinare il pad thai, piatto tipico thailandese, emblema del cibo di strada di Bangkok, indiscussa capitale mondiale dello street food.

  • La Gnocca Loca: nome irriverente e accattivante per questo  Food Truck che prepara pasta fresca homemade, in particolare gnocchi di patate ( da qui il nome) , con vari condimenti espressi, particolari, ricercati e sempre diversi. La Gnocca Loca cerca di unire la tradizione con la sperimentazione, in continua evoluzione e ricerca. Valentina e Carlotta hanno trasformato il loro  Fiat 238 del 1976 in una cucina della nonna itinerante, ovviamente rosa e molto floreale.

  • Birra di Classe : classe come qualità della birra, ma anche come classe di scuola. Loris, il proprietario,  usa in modo giocoso i ricordi d’infanzia per portare in giro per l’Italia la cultura della birra artigianale e dare a tutti la possibilità di conoscere birre di qualità che spesso si trovano solo a livello locale. A bordo del suo birrabus,  accompagnato da maestri birrai (e, ovviamente, dai “bidelli”), allestisce una vera e propria aula a cielo aperto con tanto di vecchi banchi di scuola, scrivania e lavagna.

E voi che food truck ci segnalate?

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