Siamo finalmente online dopo un agosto denso di memorie e, mi auguro, di vacanze. Torniamo con la consueta nostalgia che accompagna il mese che segna la fine della stagione estiva, e coerenti col nostro stato d’animo, vogliamo immaginare già le fughe dei weekend. Per chi avesse ancora nelle tasche giorni di riposo o per chi possa ancora riuscire a scappare dalla routine consigliamo un nuovo ed emergente trend : l’ARCHITURISMO, in crescita in tutto il mondo al punto di vedere la pubblicazione di guide specifiche, che presentano le più importanti città del mondo catalogate edificio per edificio. Ho selezionato le città più significative non per gli elementi architettonici storici e classici, ma per i progetti innovativi che ne hanno caratterizzato l”urbanistica e lo skyline; una sorta di viaggio nel futuro per staccare dal presente delle nostre giornate.
- Copenaghen, Danimarca: la città si distingue per una pianificazione urbanistica innovativa. Inoltre, entro il 2025, la città prevede di interrompere la sua dipendenza dal combustibile fossile, grazie in gran parte all’energia eolica sfruttata. La sua consolidata cultura del trasporto in bici e la pletora di studi di architettura consentono a Copenhagen di essere una città che non è solo verde, ma anche bella. Le opere della New Danish Wave sono contraddistinte da una grande attenzione alla sostenibilità ambientale e sociale: un esempio sono le Mountain Dwellings (BIG), che diventano occasione per trasformare un lotto adibito per due terzi a parcheggio in un giardino pensile di abitazioni. Incredibili anche le VM Houses e la 8 House, in cui un nastro continuo di verde pubblico crea una promenade ciclabile che connette le abitazioni dal piano terra al decimo.
Ma Ørestad non è solo housing. Numerosi sono gli edifici pubblici dalla qualità architettonica elevatissima, come l’Ørestad Gymnasium, il Bella Sky Hotel e la Danish Radio Concert Hall. Per quanto riguarda gli spazi pubblici, il Superkilen è un parco cittadino multiculturale, ricco di simboli tangibili provenienti dalle 57 etnie residenti nel quartiere di Nørrebro. Infine il The Blue Planet, l’aggiunta più recente tra le opere di architettura contemporanea, è l’acquario più grande del Nord Europa. L’edificio possiede un involucro rivestito di alluminio scintillante che ricorda sia le scaglie di un pesce che il movimento delle onde marine.
- Rotterdam, Olanda: una città architettonicamente diversificata con uno degli skyline più distinti in Europa. Dgli anni ’80 una nuova politica urbanistica e architettonica ha dato il via alla completa ricostruzione della città fortemente segnata dalla seconda guerra mondiale. L’incredibile skyline degli edifici costruiti sul Wilhelminapier è valso alla città il titolo di “Manhattan sulla Mosa”. La sagoma che più di tutte domina lo skyline è quella del De Rotterdam (OMA). Tre torri interconnesse ad uso misto, concepite da Rem Koolhaas. L’opera è stata ultimata nel 2013. Il De Rotterdam è affiancato a nord-est dalla KPN Tower di Renzo Piano, a sud-ovest dalle torri residenziali New Orleans di Alvaro Siza, Montevideo di Mecanoo, e dal World Port Center di Foster & Partner
La città ha una silhouette affascinante e uno skyline impressionante che continua ad espandersi con la costruzione di edifici più alti. Altri esempi della sua architettura, dal fascino contemporaneo, sono lo spazio polifunzionale del Markthal, dove si può vedere il modernissimo edificio a forma di ferro di cavallo che ospita al suo interno appartamenti privati, e al piano terra un mercato coperto. L’icona per eccellenza di Rotterdam è l’Erasmusbrug, noto come il Cigno per il suo pilastro bianco asimmetrico.
- Mosca , Russia: dismessi i panni di città-sede della FIFA World Cup 2018, la capitale russa si conferma una delle destinazioni mondiali più attrattive per i grandi studi internazionali e per gli appassionati di architettura. Non c’è solo l’attesa per la sede locale dell’Ermitage, su progetto dell’architetto di origini egiziane Hani Rashid di Asymptote Architecture di New York, a sollecitare l’attenzione globale. Fra riattivazione di complessi industriali e cantieri per la realizzazione di nuovi spazi culturali, Mosca si appresta a cambiare (di nuovo) aspetto nel giro di qualche anno. C’è un’alta concentrazione di grattacieli sul lato ovest della città. Un archetipo del nuovo gusto architettonico della città è il Moscow International Business Centre situato vicino al fiume Moscova. La Federation Tower è l’edificio più alto a metri 374. È anche l’edificio più alto d’Europa. L’OKO, la South Tower è la seconda più alta della città a 354 metri di altezza e la seconda più alta d’Europa.
Zaryadye Park è un nuovo parco pubblico, ha solo un anno di vita, di quattordicimila metri quadri progettato da uno studio americano, Diller Scofidio + Renfro, nel cuore di Mosca, lungo le rive del fiume Moscova e a pochi passi dalla Piazza Rossa e dai palazzi del potere del Cremlino. Il progetto è una sintesi di eterogenei ambienti in cui non è individuabile una funzione unica: nel disegno vi sono cinque padiglioni per esposizioni temporanee, due anfiteatri e una sala per concerti. Le architetture-sculture avveniristiche sono realizzate in pannelli di vetro ricurvo che dialogano con le differenti quote del terreno: le grandi coperture alate dei padiglioni e della sala concerti sono in evidente contrasto con il progetto degli ambienti naturali determinando così una dialettica tra artificio e natura, che, superando il paradosso, si tramuta in simbiosi organica tra gli elementi.
Nel prossimo articolo continueremo il nostro viaggio nelle città europee per poi occuparci delle mete oltreoceano. Rimanete connessi!